STEF Italia – Uffici sicuri con Nanohub
Dopo aver verificato con l’analisi di un laboratorio indipendente l’efficacia dei dispositivi NANOHUB in ambiente reale, STEF ITALIA ha scelto di sanificare oltre 25…
La esemplare collaborazione fra istituzioni scolastiche e aziende del territorio
Gli studi epidemiologici internazionali evidenziano la stretta relazione tra esposizione ad inquinanti in ambienti confinati e comparsa di sintomi respiratori ed allergici nell’infanzia, determinando una compromissione significativa della qualità della vita degli studenti e del loro rendimentoscolastico. È stato anche dimostrato che nelle scuole la IAQ (Indoor Air Quality), unitamente alla presenza di condizioni di discomfort termico, sonoro e luminoso, influisce sulle prestazioni dei docenti e sui livelli di attenzione e di apprendimento degli studenti.
In un contesto di emergenza sanitaria causata dal Covid 19, Città metropolitana di Milano in collaborazione con Nanohub ha individuato nell’Istituto Schiaparelli-Gramsci di Milano una sede idonea per tipologia e dimensioni per avviare un processo di sperimentazione di durata annuale (avviato a settembre 2020) finalizzato a valutare l’utilizzo di un innovativo sistema di filtrazione al fine di migliorare la qualità dell’aria negli ambienti confinati in particolare vocati alla didattica ed offrire una maggior tutela della salute a studenti e personale didattico.
All’avvio dell’anno scolastico 2020-2021 sono stati installati 52 dispositivi di trattamento dell’aria che utilizzano l’esclusiva tecnologia di filtrazione KtV sviluppata da NANOHUB. I dispositivi installati (modello “Levante 250”) hanno una capacità di trattamento di 250 m3 d’aria all’ora e sono adatti alle dimensioni di un’aula scolastica. I dispositivi sono stati utilizzati, durante le normali attività didattiche, in presenza degli alunni e del personale scolastico non avendo alcuna immissione di aria di sostanze pericolose.
Di seguito si riportano i dati rilevati al termine della sperimentazione rilevati con un campionamento dell’aria (secondo il metodo di analisi UNICHIM n. 1962-2) in 7 classi dell’Istituto durante il periodo di didattica in presenza.
I parametri campionati sono stati la carica batterica totale a 22° (cd “psicrofila” di origine ambientale), la carica batterica totale a 37° (cd “mesofila” di origine umana) e la carica micetica totale.
In 4 classi è stato effettuato anche il campionamento per la ricerca di COVID-19 RNA con un risultato di totale assenza.
Al fine di valutare l’esito del test sono state utilizzate quali parametri di confronto le tabelle e gli indici proposti da Dacarro e collaboratori (2000) e utilizzati anche dall’INAL nel documento “Sicurezza e Benessere nelle scuole” (2015).
I campionamenti evidenziano che l’indice di contaminazione globale rilevato (ICGM che corrisponde alla sommatoria della carica batterica a 22°, 36° e alla carica micetica) si posiziona, mediamente, in un livello pari ad 1/3 di quello già considerato «molto basso».
Rispetto al citato documento dell’INAL che riporta un dato medio di contaminazione globale (ICGM) tra 700 e 900 UFC/m3 quello rilevato nell’istituto Schiapparelli Gramsci è decisamente inferiore: 146 UFC /m3 (riduzione di oltre l’80%).
Si deve quindi concludere che l’utilizzo dei dispositivi ha permesso di ottenere una qualità dell’aria molto buona sotto il profilo microbiologico, garantendo, pertanto, anche una significativa riduzione e contenimento del rischio di contaminazione per gli studenti, i docenti e tutto il personale che frequenta gli ambienti scolastici.
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